È morto Vittorio Emanuele di Savoia. I funerali sabato 10 a Superga IN ITALIANO

adminFebruary 3, 2024

Figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia, e di Maria José. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio

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È morto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, ultimo re d’Italia, e di Maria José. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio. Il decesso è avvenuto a Ginevra. L’annuncio è stato dato in una nota della “Real Casa di Savoia”. “Alle 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla sua famiglia, si è spento serenamente a Ginevra. Il luogo e la data dei funerali saranno comunicati al più presto”.

Guardie del Pantheon: funerale in Superga

“Vittorio Emanuele voleva essere sepolto a Superga, come mi ha detto questa mattina il figlio Emanuele Filiberto. I funerali, ci è stato detto, saranno celebrati sabato 10 alle 15 a Superga dove sarà sepolto”. Il presidente dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Ugo D’Atri, ha dichiarato all’ANSA.

È morto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia

Una personalità controversa

Vittorio Emanuele di Savoia era sposato con Marina Doria, da cui ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. Pretendente al trono d’Italia, per anni in disputa con la linea dinastica di Aimone di Savoia-Aosta, Vittorio Emanuele di Savoia, è stato una personalità controversa, segnata dalla vicenda dell’omicidio di Dirk Hamer sull’isola di Cavallo nel 1978, che cambiò per sempre la sua vita. Il suo nome completo è Vittorio Emanuele Alberto Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria e alla sua nascita venne subito acclamato come «il principe dell’Impero» allora da poco proclamato dal regime fascista. Vittorio Emanuele ricevette il titolo di principe di Napoli insieme a quello storico di principe di Piemonte. Suo padre Umberto II aveva intenzione di abdicare per renderlo re ma il 2 giugno 1946, il referendum istituzionale che dette agli italiani l’opportunità di scegliere tra monarchia e repubblica, fece cadere, al contrario delle convinzioni dei Savoia, la sua possibilità di salire al trono.

L’esilio

Il 12 e 13 giugno del 1946 il governo conferì i poteri dello Stato al presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, l’1 gennaio 1948, venne stabilito che i discendenti maschi della famiglia Savoia sarebbero dovuti andare in esilio con divieto di ingresso in Italia. Così, i Savoia, andarono via dal Paese e restarono in esilio tra la Svizzera, la Francia e la Corsica fino alla fine del 2002 quando poterono tornare in Italia in seguito all’abolizione della norma costituzionale che obbligava gli eredi maschi di casa Savoia all’esilio.. Nel 2002, con un comunicato emesso da Ginevra, prese ufficialmente le distanze dalle leggi razziali, per la prima volta nella storia di casa Savoia. Sempre nel 2002 furono pubblicate dichiarazioni in cui accettava la fine della monarchia: insieme con il figlio giurò per iscritto e senza condizioni fedeltà alla Costituzione repubblicana e al presidente della Repubblica, rinunciando in tal modo esplicitamente a qualunque pretesa dinastica sullo Stato italiano. Nel 2007 Vittorio Emanuele chiese il risarcimento allo Stato italiano di 260 milioni di euro per l’esilio e la restituzione dei beni confiscati nel 1948. Nel 2022 ha chiesto, invece, la restituzione dei gioielli di famiglia, che sono custoditi da tempo nei forzieri della Banca d’Italia.

La famiglia

Vittorio Emanuele di Savoia dopo 13 anni di fidanzamento, nonostante la contrarietà di suo padre Umberto, sposò Marina Doria con rito civile a Las Vegas l’11 gennaio 1970 e con rito religioso a Teheran il 7 ottobre 1971. Dal matrimonio con Marina Doria nacque, nel 1972, suo figlio Emanuele Filiberto, diventato nel frattempo anche un noto personaggio televisivo.

 

FONTE: https://nioki.today/

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